A proposito di me

stefano bendandiIl mio percorso professionale inizia con una laurea in legge e una abilitazione all’esercizio della professione di avvocato. Ma la mia esperienza nel ruolo di avvocato, nel senso più tradizionale del termine, è durata poco.

Dopo la laurea e l’abilitazione ho voluto approfondire un interesse per l’informatica e le tecnologie che nutrivo fin da quando ero ragazzino. Così mi sono dedicato, per poco meno di un decennio, a fare esperienza in questo ambito, occupandomi di business intelligence e di analisi e sviluppo di sistemi informativi complessi, anche in realtà di rilevanza sul territorio nazionale.

Nel corso di queste esperienze ho acquisito sempre più consapevolezza dell’importanza e del valore che le informazioni avrebbero avuto in futuro – un futuro ora presente.

Nacque in me un grande interesse per la sicurezza informatica e la protezione dei dati, un interesse che mi portò ad approfondire questi temi, non soltanto dal punto di vista tecnologico, ma anche legale, permettendomi di valorizzare il mio percorso di studi universitario e post universitario e di integrare le conoscenze e competenze tecnologiche con quelle legali.

Negli ultimi quindici anni ho operato nel campo della conformità delle tecnologie ICT, con particolare riferimento alla protezione dei dati personali, alla sicurezza delle informazioni e al diritto dell’informatica.

Ho avuto l’opportunità di gestire un team di risorse e progetti in ambienti anche complessi con requisiti di sicurezza e riservatezza elevati.

Recentemente, dopo un master della durata di sei mesi, ho acquisito il diploma di Compliance, Risk & Business Continuity, Management & Auditing. A questo si aggiungono diverse certificazioni come Auditor/Lead Auditor ISO 27001 – 22301 – 37301 – 37001 , nonchè nel campo del project management (ISIPM Base).

Nelle attività che svolgo il mio obiettivo non è soltanto quello di offrire un servizio professionale, affidabile e di qualità ma di permettere alle imprese, organizzazioni e stakeholder di sviluppare una cultura della compliance e di utilizzare le informazioni e la tecnologia in modo più consapevole, responsabile e orientato alla gestione dei rischi ed opportunità.

Penso che la vera funzione della tecnologia sia quella di migliorare la vita dell’uomo, senza però renderlo schiavo della stessa, nè avere la pretesa di sostituirlo.

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